Nuova Riveduta:

Genesi 32:9

Sl 50:15 (Ge 31:3; 28:10-15)
Poi Giacobbe disse: «O Dio di Abraamo mio padre, Dio di mio padre Isacco! O SIGNORE, che mi dicesti: "Torna al tuo paese, dai tuoi parenti e ti farò del bene",

C.E.I.:

Genesi 32:9

Pensò infatti: «Se Esaù raggiunge un accampamento e lo batte, l'altro accampamento si salverà».

Nuova Diodati:

Genesi 32:9

Poi Giacobbe disse: «O DIO di mio padre Abrahamo, DIO di mio padre Isacco, o Eterno, che mi dicesti: "Torna al tuo paese e al tuo parentado e ti farò del bene",

Riveduta 2020:

Genesi 32:9

Poi Giacobbe disse: “O Dio di Abraamo mio padre, Dio di mio padre Isacco! O Eterno, che mi dicesti: 'Torna al tuo paese e dai tuoi parenti e ti farò del bene',

La Parola è Vita:

Genesi 32:9

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 32:9

Poi Giacobbe disse: 'O Dio d'Abrahamo mio padre, Dio di mio padre Isacco! O Eterno, che mi dicesti: Torna al tuo paese e al tuo parentado e ti farò del bene,

Ricciotti:

Genesi 32:9

Poi pregò: «Dio del padre mio Abramo, Dio del padre mio Isacco, Signore che dicesti: - Ritorna nella tua terra e nel luogo dove nascesti, ed io ti beneficherò -;

Tintori:

Genesi 32:9

Poi Giacobbe disse: «O Dio del mio padre Abramo, Dio del mio padre Isacco, o Signore, che mi dicesti: Torna alla tua terra, al luogo ove sei nato, e ti farò del bene;

Martini:

Genesi 32:9

E disse Giacobbe: Dio del padre mio Abraham, e Dio del padre mio Isaac: Signore, che dicesti a me: Torna alla tua terra, e al luogo dove sei nato, e io ti farò del bene.

Diodati:

Genesi 32:9

Poi Giacobbe disse: O Dio di Abrahamo, mio padre, e Dio parimente d'Isacco, mio padre; o Signore, che mi dicesti: Ritorna al tuo paese, ed al tuo luogo natio, ed io ti farò del bene,

Commentario abbreviato:

Genesi 32:9

Versetti 9-23

Quando si teme dovrebbe abbondare la preghiera: tutto quel che ci causa timore va messo sotto le nostre ginocchia, cioè davanti al nostro Dio. Giacobbe aveva prima visto le sue guardie angeliche, ma in questa prova si rimise a Dio, non ad essi, sapendo che essi sono i suoi servitori, Ap. 22:9. Non ci può essere modello migliore di vera preghiera se non questo. C'è qui un riconoscimento grato dei favori precedenti immeritati, una umile confessione di indegnità, una dichiarazione delle proprie paure e dei propri guai, un totale affidamento al Signore e un riporre ogni speranza in Lui. Ciò che di meglio possiamo dire a Dio in preghiera è quello che Egli ha detto a noi. Così egli fece del nome del Signore la sua forte rocca e non poteva che essere al sicuro. La paura di Giacobbe non lo fece cadere nella disperazione, né la sua preghiera lo fece abusare della clemenza di Dio. Dio risponde alle preghiere insegnandoci a mettere ordine ai nostri affari giustamente. Per rappacificarsi con Esaù, Giacobbe gli inviò un dono. Non dobbiamo mai disperare di riconciliarci con quelli molto arrabbiati con noi.

Riferimenti incrociati:

Genesi 32:9

Ge 33:1-3; Mat 10:16

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